La vitamina C, nota anche come acido ascorbico, è un nome familiare quando si tratta di vitamine note ed è un integratore alimentare comune che le persone assumono. Ma i gatti hanno bisogno di vitamina C?
In questo articolo si affronta questa questione, spiegando anche cos'è la vitamina C, quali sono i suoi effetti sull'organismo, fornendo informazioni sull'integrazione di vitamina C nei gatti e rispondendo ad alcune domande frequenti.
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Che cos'è la vitamina C?
Una vitamina è un nutriente necessario al corpo per svolgere determinate funzioni normali. Le vitamine sono composti organici contenenti carbonio, che li differenzia dai minerali, che sono inorganici.
La vitamina C è essenziale per i processi di mantenimento della salute di pelle, ossa, cartilagine e vasi sanguigni. Svolge un ruolo importante nel sistema immunitario, agendo come antiossidante per proteggere le cellule dai danni e supportare altre funzioni immunitarie.
Senza vitamina C, si sviluppa una condizione chiamata scorbuto. Lo scorbuto causa la rottura di ossa e cartilagini e un sanguinamento più facile dovuto alla perdita di integrità dei vasi sanguigni e alla scarsa capacità di guarire le ferite.
Prima della metà del XVIII secolo, i marinai che intraprendevano lunghi viaggi in mare soffrivano spesso di sanguinamento delle gengive, perdita di denti e ferite che non guarivano. Alla fine trovarono sollievo dopo aver collegato il consumo di frutta e verdura fresca alla prevenzione di questi problemi. Sebbene non pienamente compreso all'epoca, frutta e verdura fresca curavano e prevenivano lo scorbuto grazie al loro alto contenuto di vitamina C.
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I gatti hanno bisogno di vitamina C?
Questo ci porta a una domanda importante. Chiaramente, gli esseri umani hanno bisogno di vitamina C. Se c'è una carenza, succedono cose brutte. Ma questa connessione non è stata pienamente stabilita fino al XVIII secolo. E allora che dire degli altri animali? Qual è il segreto della loro vitamina C?
A quanto pare, quasi tutti gli animali possono produrre la propria vitamina C in quantità sufficienti per il normale funzionamento del loro corpo. Le uniche eccezioni includono gli esseri umani, altri primati come scimmie e gorilla e porcellini d'India. Tutti noi in questa minoranza dobbiamo assumere vitamina C tramite la nostra dieta.
Quindi, anche se i gatti hanno bisogno di vitamina C come la maggior parte degli animali, sono tra i tanti che riescono a produrla da soli e non ne hanno bisogno nella loro dieta.
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Come assumono la vitamina C i gatti?
Come la maggior parte delle specie animali, i gatti producono la propria vitamina C nel fegato. Ciò avviene tramite un processo chiamato via dell'acido glucuronico. Gli esseri umani, altri primati e porcellini d'India non possiedono un singolo enzima che consenta a una forma di glucosio di essere convertita tramite un processo chimico in più fasi in vitamina C.
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Ci sono benefici nell'integrare la vitamina C nei gatti?
La vitamina C è un antiossidante, il che significa che ha la capacità di proteggere dai danni cellulari. Fornisce anche benefici al sistema immunitario.
Esistono molti integratori per la salute degli animali domestici che contengono vitamina C. Sebbene la vitamina C sia una vitamina molto sana e importante, non ci sono stati studi coerenti o sperimentazioni cliniche che dimostrino che l'integrazione di vitamina C ai gatti abbia un beneficio specifico per trattare o migliorare qualsiasi condizione di salute.
Mentre è stato dimostrato che certi alti livelli di vitamina C sono benefici per le persone per aiutare il loro sistema immunitario, questo non è stato il caso per i gatti. Pertanto, non è stata stabilita alcuna dose terapeutica.
È difficile dire quanto beneficio ci sia nell'integrare ulteriore vitamina C nei gatti. Gli integratori per la salute dei gatti variano parecchio, ma il contenuto di vitamina C nella maggior parte dei casi è probabilmente buono.
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Ci sono effetti collaterali nell'assunzione di integratori di vitamina C nei gatti?
Sebbene la vitamina C sia un nutriente essenziale per la maggior parte degli esseri viventi, come quasi ogni cosa, un eccesso può rappresentare un problema. Come esposto in "The AB-C's of Vitamin C", la dott. ssa Deborah Linder del Clinical Nutrition Service presso la Tufts University sottolinea che, sebbene la vitamina C sia un antiossidante a certi livelli, può in realtà funzionare come pro-ossidante quando presente a livelli molto elevati. Ciò può causare danni alle cellule.
La vitamina C è una vitamina idrosolubile. Ciò significa che qualsiasi eccesso passa nelle urine. Poiché il corpo elimina ciò di cui non ha bisogno, integrare le vitamine idrosolubili è generalmente sicuro.
Ma con la vitamina C, c'è un lato negativo nell'assunzione eccessiva di integratori. Gli eccessi possono causare la formazione di ossalato nelle urine. L'ossalato è una sostanza che non causa necessariamente danni in quantità moderate, ma una quantità eccessiva nelle giuste condizioni può portare a calcoli della vescica urinaria .
I gatti, insieme a certe razze di cani, sono più predisposti alla formazione di cristalli e calcoli di ossalato di calcio. Questi tipi di calcoli si formano tipicamente in un ambiente più acido, che è più tipico dell'urina di gatto rispetto alla maggior parte dei cani.
Sebbene l'integrazione di una dose elevata di vitamina C nei gatti debba sempre essere effettuata con cautela, se il tuo micio ha avuto in passato calcoli o cristalli nelle urine, l'integrazione di vitamina C potrebbe comportare più rischi che benefici e dovrebbe essere evitata.
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Considerazioni finali
I gatti hanno bisogno di vitamina C? Certamente, ma fortunatamente la producono da soli in quantità molto sufficienti e non richiedono integrazione alimentare. L'integrazione di vitamina C ai gatti nella maggior parte dei casi non causerà danni, ma i benefici per la salute dell'integrazione di vitamina C non sono conclusivi.
Se ritieni che il tuo gatto possa trarre beneficio da un integratore di vitamina C, assicurati di parlarne con il tuo veterinario. Qualsiasi gatto con una storia di cristalli o calcoli urinari dovrebbe probabilmente evitare di aggiungere vitamina C alla dieta.
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Domande frequenti
Posso dare la vitamina C al mio gatto?
Sì, puoi dare al tuo gatto la vitamina C. Essendo una vitamina idrosolubile, è generalmente sicuro integrarla alla dieta. Tuttavia, poiché i gatti sono in grado di produrre la propria vitamina C in quantità sufficienti, i benefici dell'integrazione non sono conclusivi.
L'eccesso di vitamina C nei gatti è rischioso, soprattutto per i gatti con una storia di cristalli o calcoli urinari. Un eccesso di vitamina C può portare alla formazione di ossalato nelle urine.
Come assumono la vitamina C i gatti?
I gatti sono in grado di produrre la propria vitamina C nel fegato attraverso un processo chiamato via dell'acido glucuronico. Questa capacità è condivisa dalla maggior parte delle specie animali, ad eccezione delle cavie, dei primati e, naturalmente, di noi umani. Siamo privi di un enzima che consente al glucosio di essere convertito attraverso un processo in più fasi in vitamina C.
La vitamina C fa bene al sistema immunitario del gatto?
Sebbene vi possano essere prove che elevate quantità di vitamina C possano fornire una "spinta" immunitaria negli esseri umani, non vi è alcuna prova conclusiva che ciò faccia la differenza nei gatti.
La vitamina C aiuta i gatti con cristalli urinari?
Probabilmente no. L'idea alla base dell'aiuto della vitamina C ai gatti con cristalli urinari è che la vitamina C può aiutare ad acidificare l'urina. I cristalli urinari di struvite tendono a formarsi in urina basica o alcalina, quindi con urina acidificata, questi cristalli non possono formarsi.
Il problema con questa idea è che l'altro tipo di cristallo urinario più comune, i cristalli urinari di ossalato, si formano nell'urina acida. Non ci sono prove conclusive che l'integrazione di vitamina C sia un trattamento valido per i cristalli di struvite. Infatti, l'integrazione di grandi quantità di vitamina C nei gatti può portare alla formazione di cristalli di ossalato.
Plumb DC. Acido ascorbico. In: Plumb DC, a cura di Plumb's Veterinary Drug Handbook. 9a ed.