Carattere
Dal carattere affascinante e dall'aspetto incantevole, il British Longhair è un gatto giocoso e affettuoso, tipicamente inglese. Se hai intenzione di adottarne uno, avrai il piacere di avere in casa un compagno fedele di cui ti innamorerai!
Possiede un mantello lungo, soffice e setoso, che secondo gli standard riconosciuti dalle associazioni feline può presentare oltre 300 colori e motivi diversi.
Questo gatto, dall'indole tranquilla, è socievole e ama la compagnia, ma sa anche gestire il suo tempo in autonomia. Se desideri un animale domestico non troppo esigente e che sappia intrattenersi anche quando non ci sei, questo è l'amico a quattro zampe ideale!
Intelligente e vivace, il British Longhair si diverte con giochi che stimolano la sua curiosità. Gli piace osservare l'ambiente circostante e si adatta facilmente a diverse situazioni. Affabile e paziente, questo gatto può convivere facilmente con bambini e altri animali domestici purché vengano rispettati i suoi spazi.
Interagisce volentieri con gli estranei, ma è abbastanza risoluto: decide lui quando e come bisogna prestargli attenzione. Non ama particolarmente le coccole: preferisce trascorrere i momenti di relax sdraiato accanto ai suoi padroni piuttosto che in grembo.
Con la sua allegria, la tua quotidianità sarà arricchita da una presenza a cui non potrai più fare a meno!


Cura
Nutrizione
Toelettatura
Attività fisica
Salute
I gatti British Longhair non hanno esigenze alimentari specifiche, ma con l'avanzare dell’età diventano meno attivi e sono quindi più soggetti al rischio di obesità. Un'alimentazione di qualità, con un buon apporto proteico e un contenuto ridotto di carboidrati, contribuisce a mantenere il loro peso forma sotto controllo e a prevenire disturbi come il diabete.
Il pesce, come il salmone, ricco di Omega 3, contribuisce al benessere della loro pelle e del mantello. Anche la carne fresca può essere una buona opzione per soddisfare il loro fabbisogno nutrizionale ed evitare l'assunzione di conservanti e coloranti nocivi per la loro salute.
Per quanto riguarda l'idratazione, è importante lasciare sempre a disposizione del gatto acqua fresca nella ciotola, in modo che possa bere regolarmente.
I gatti British Longhair andrebbero spazzolati un paio di volte a settimana, mentre durante la muta primaverile è consigliabile farlo ogni giorno per evitare la formazione di nodi. La spazzolatura, eseguita regolarmente, aiuta a mantenere il mantello pulito e sano, oltre a favorire il legame con il gatto grazie al contatto quotidiano e ai momenti trascorsi insieme.
Anche il taglio delle unghie e la pulizia dei denti dovrebbero essere eseguiti regolarmente per mantenere il gatto in buona salute. Abituarlo fin da cucciolo a queste pratiche aiuta a farle diventare parte della sua vita quotidiana, evitando che le viva con disagio o stress.
A termine della toelettatura, premialo con qualche croccantino: in questo modo assocerà l’esperienza a una emozione positiva e sarà più collaborativo.
I British Longhair sono dei tranquilloni, spesso preferiscono rilassarsi sdraiati sul divano piuttosto che giocare. Per questo, è importante fornirgli degli stimoli per indurlo al movimento. Oltre ai classici topolini imbottiti di erba gatta e ad altri giochi accattivanti, un puntatore laser e una bacchetta teaser possono rivelarsi strumenti efficaci per catturare la loro attenzione e farli correre e saltare. Come tutti i gatti, hanno bisogno di un tiragraffi per affilare le unghie. Inoltre, farai la loro felicità, fornendogli un punto d’osservazione rialzato, come un albero per gatti o una postazione alla finestra, da dove trascorrere il tempo osservando l’ambiente circostante.
Il British Longhair può essere soggetto all’isoeritrolisi neonatale, una patologia che si verifica quando un maschio di gruppo sanguigno A si accoppia con una femmina di gruppo sanguigno B. Se i gattini nati da questa combinazione ereditano il gruppo A, possono sviluppare la malattia durante i primi giorni di vita. Infatti, l'assunzione del colostro, il primo latte materno ricco di anticorpi che attaccano e distruggono i globuli rossi dei piccoli, può compromettere la loro sopravvivenza.
Per evitare che questa reazione si sviluppi, è importante non fargli assumere il latte della madre nelle prime 24-48 ore di vita, affidandoli temporaneamente a una balia con gruppo sanguigno A o ricorrendo all’alimentazione artificiale. Il problema riguarda principalmente gli allevatori che li fanno nascere, poiché devono assicurarsi che, durante questo periodo, i piccoli non ingeriscano il latte materno.
Un'altra patologia che può colpire alcuni British Longhair è la policistosi renale, una malattia genetica caratterizzata dalla presenza di cisti nei reni, che nel tempo ne riducono progressivamente la funzionalità. Grazie ai test del DNA, gli allevatori possono identificare gli esemplari portatori di questa alterazione genetica e selezionare gli accoppiamenti per ridurre il rischio di trasmissione alla prole.
Storia
Il British Longhair è una razza felina che proviene direttamente dal British Shorthair, un gatto a pelo corto, storicamente molto diffuso in Gran Bretagna.
A seguito della Prima Guerra Mondiale, il numero di questi gatti a pelo corto diminuì drasticamente, tanto che gli allevatori, nel tentativo di preservare la razza, li accoppiarono con persiani e altri gatti a pelo lungo. Tuttavia, i cuccioli a pelo lungo nati da questi incroci non furono mai riconosciuti ufficialmente come British Shorthair e quindi esclusi dai programmi di allevamento.
Solo recentemente ottennero il riconoscimento, ma come razza separata, dal nome British Longhair. La World Cat Federation (WCF - Federazione Mondiale del Gatto) li riconobbe nel 2008, seguita dalla International Cat Association (TICA - Associazione Internazionale del Gatto) nel 2009 e dalla Fédération Internationale Féline (FIFé - Federazione Internazionale Felina) nel 2016.
Oggi, il British Longhair è apprezzato per il suo carattere docile e le sue sembianze affascinanti, che uniscono la robustezza del British Shorthair con la grazia del mantello ereditato dai persiani e dalle altre razze a pelo lungo con cui vennero originariamente incrociati.
In Italia, questa razza sta gradualmente guadagnando popolarità, ma la sua diffusione è ancora limitata rispetto a razze più affermate come quelle dei persiani, dei siamesi, dei Maine Coon e dei Certosino.


Fisionomia
Occhi
Zampe
Coda
Fisionomia
Corporatura
Testa
Orecchie
Mantello
Colore
Domande frequenti
Quanto costa un gatto british longhair?
Un gatto british longhair costa 300-5000 €.
Quanto è grande il gatto di questa razza?
Un gatto british longhair adulto pesa 4 - 8 kg in media ed è alto 28 - 36 cm
Quali sono le aspettative di vita del gatto British Longhair?
Un gatto british longhair vive in media 12-16 anni e oltre.