Agenesia delle palpebre nei gatti: cause, sintomi e trattamento

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Agenesia delle palpebre nei gatti

L’agenesia della palpebra nei gatti (nota anche come “coloboma palpebrale”) è una condizione rara in cui un gatto nasce senza una parte o, a volte, senza l’intera palpebra superiore.

La palpebra serve a proteggere l’occhio e a mantenerlo umido, distribuendo il film lacrimale quando il gatto sbatte le palpebre. Una palpebra normale dovrebbe poggiare in modo uniforme sulla cornea (la superficie dell’occhio), evitando che i peli vicini entrino in contatto con essa.

Nei gatti con agenesia palpebrale, la palpebra manca del tutto o non si sviluppa correttamente. Questo comporta il rischio che l’occhio si secchi e diventi più vulnerabile ai danni. Inoltre, i peli possono sfregare contro la superficie dell’occhio (condizione nota come “trichiasi”), provocando dolore.

La buona notizia è che la maggior parte dei gatti curati in maniera adeguata può condurre una vita serena e in buona salute.

Cause dell’agenesia delle palpebre

L’agenesia palpebrale è una condizione congenita (un difetto presente dalla nascita), cioè il tuo gatto nasce già con questa anomalia. Spesso più gattini della stessa cucciolata ne sono interessati.

Le cause precise non sono ancora del tutto note. Potrebbe trattarsi di un problema ereditario oppure dell’effetto di un virus che colpisce i gattini mentre si trovano ancora nell’utero.

Sintomi dell’agenesia delle palpebre

I gatti con agenesia palpebrale presentano l’assenza di una parte o dell’intera palpebra superiore. La condizione interessa di solito entrambi gli occhi ed è più evidente nelle zone laterali (esterne) delle palpebre.

Essendo una malformazione congenita, viene spesso riconosciuta già quando i gatti sono cuccioli. Oltre al difetto visibile della palpebra, gli animali colpiti sviluppano spesso altri sintomi dovuti alla sua assenza, tra cui:

  • Irritazione (strabismo, arrossamento, sfregamento o continuo toccarsi con la zampa)
  • Secchezza sulla superficie dell’occhio
  • Secrezione o lacrimazione anomala
  • Ulcere corneali
  • Alterazioni nell’aspetto degli occhi (pigmentazione, opacità, comparsa di vasi sanguigni e cicatrici), condizione chiamata “cheratite”
  • Cambiamenti nella vista

Diagnosi dell’agenesia palpebrale nei gatti

controllo della vista

Un oftalmologo veterinario può determinare la gravità dell’agenesia oculare di un gatto e quali misure sono necessarie per risolverla.

L’aspetto anomalo della palpebra si nota di solito abbastanza facilmente. Tuttavia, i gatti con agenesia palpebrale dovrebbero essere visitati da un oftalmologo veterinario per valutarne la gravità, perché spesso è necessario un trattamento specialistico.

Non è raro che i gatti con agenesia palpebrale presentino altre anomalie oculari congenite, come le “membrane pupillari persistenti”. Un oftalmologo veterinario eseguirà un esame oculistico approfondito per verificare la presenza di ulteriori problemi.

Trattamento dell’agenesia palpebrale nei gatti

Alleviare i sintomi

I farmaci possono essere impiegati come soluzione temporanea per gestire i sintomi dell’agenesia palpebrale. Tra questi rientrano gli antidolorifici per ridurre il fastidio, gli antibiotici per trattare eventuali infezioni e i lubrificanti oculari da applicare regolarmente per mantenere l’occhio ben idratato.

Trattamento della trichiasi

Molti gatti con agenesia palpebrale sviluppano trichiasi, una condizione in cui le ciglia e i peli vicini sfregano contro la superficie dell’occhio. Questi peli devono essere rimossi per evitare irritazione, dolore e danni permanenti.

Nei casi molto lievi, oppure quando ci sono difficoltà economiche, può essere sufficiente rimuovere manualmente questi peli ogni pochi mesi.

Per una rimozione definitiva, è possibile ricorrere a terapie di congelamento (come la crioepilazione), che distruggono in modo permanente i follicoli piliferi vicini al margine della palpebra. Alcuni gatti possono richiedere più di una seduta per evitare la ricrescita dei peli, e non si esclude la possibilità di complicazioni.

Intervento chirurgico per l’agenesia delle palpebre

Veterinario che ispeziona l'occhio di un gatto

L’unica cura per l’agenesia palpebrale è la chirurgia. La ricostruzione solitamente coinvolge tessuto dal labbro superiore o da un’altra parte del viso.

L’unico trattamento risolutivo per l’agenesia palpebrale è la ricostruzione chirurgica della palpebra. Esistono diverse tecniche possibili, da scegliere in base al singolo caso. In genere, l’intervento consiste nel prelevare tessuto dal labbro superiore o da un’altra zona del viso e utilizzarlo per ricostruire la parte mancante della palpebra.

Prognosi dell’agenesia palpebrale nei gatti

L’agenesia palpebrale nei gatti è una condizione trattabile e, con cure adeguate prima che l’occhio subisca danni permanenti, la maggior parte degli animali potrà vivere bene anche a lungo termine. Tuttavia, la terapia può risultare complessa e alcuni gatti potrebbero necessitare di più interventi chirurgici per risolvere del tutto il problema.

Senza trattamento, invece, la maggior parte dei gatti andrà incontro a fastidi costanti e a danni oculari progressivi che, col tempo, diventeranno irreversibili.

Prevenire l’agenesia delle palpebre nei gatti

Non conosciamo con certezza la causa dell’agenesia palpebrale nei gatti, e per questo è difficile stabilire come prevenirla. Poiché spesso più cuccioli della stessa cucciolata ne sono colpiti, è probabile che abbia un’origine genetica. Per questo motivo si raccomanda di sterilizzare i gatti affetti, così da evitarne la riproduzione.

È stato inoltre ipotizzato che l’agenesia palpebrale possa insorgere anche a causa di un virus che colpisce i gattini mentre sono ancora nell’utero. Di conseguenza, è importante assicurarsi che il gatto sia completamente vaccinato prima dell’accoppiamento.

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Dr. Nat Scroggie MRCVS

Nat è una runner appassionata e ha una passione per il benessere, sia all'interno che all'esterno della professione veterinaria, dove lavora duramente per supportare gli altri nel loro benessere. Vive a Nottingham con il suo compagno, il loro bambino e la loro amata labrador x collie di 14 anni, Milly.