Consigli per uno svezzamento riuscito dei gattini

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Svezzamento dei gattini: consigli per uno svezzamento di successo

Questo articolo ha lo scopo di spiegare in modo chiaro e semplice i dettagli dello svezzamento dei gattini dalla dipendenza dalla madre. Si tratta infatti di una fase fondamentale della normale cura e crescita dei piccoli.

Cosa comporta lo svezzamento dei gattini?

Un gattino appena nato, detto anche gattino neonatale, è del tutto dipendente dalla madre, proprio come un neonato umano: da lei riceve calore, protezione e nutrimento attraverso il latte.

Lo svezzamento si definisce come “il processo di abituare un animale a cavarsela senza ciò da cui è diventato dipendente”. Nei gattini questo significa soprattutto imparare a nutrirsi in autonomia, senza affidarsi più al latte materno. Tuttavia, in senso più ampio, lo svezzamento comprende anche il graduale distacco dalla madre in altri aspetti, come quello sociale.

A che età vengono svezzati i gattini?

Per le prime due o tre settimane di vita è fondamentale lasciare che i gattini siano accuditi interamente dalla madre. Sarà lei a soddisfare tutte le loro necessità, mentre il tuo ruolo consiste solo nel monitorare che crescano in modo regolare e che si nutrano adeguatamente del latte materno.

Il primo latte, chiamato colostro, è particolarmente prezioso perché ricco di anticorpi. Questi forniscono ai gattini una protezione temporanea contro malattie virali importanti, in attesa che possano sviluppare la propria immunità attraverso le vaccinazioni.

Gli occhi dei gattini si aprono in genere tra i sette e i dieci giorni di vita, e da quel momento la loro vista comincia a svilupparsi gradualmente. Intorno alle tre o quattro settimane, sono già in grado di allontanarsi un po’ dal nido e di ritrovare la strada per tornare indietro.

In natura, le gatte madri iniziano a portare piccole prede vive alla cucciolata proprio intorno alle tre o quattro settimane. È quindi questa l’età in cui normalmente comincia il processo di svezzamento ed è possibile iniziare a offrire ai gattini i primi assaggi di cibo solido.

Cosa bisogna fare per svezzare i gattini?

L’idea di base è che ai gattini vadano offerte regolarmente piccole porzioni di cibo facile da assumere. Man mano che iniziano a mangiare da soli, il loro bisogno di latte materno si riduce progressivamente, finché, dopo alcune settimane, saranno in grado di soddisfare da soli tutte le loro necessità nutrizionali.

Parallelamente, i gattini trascorreranno sempre più tempo lontano dalla madre, acquisendo gradualmente non solo indipendenza alimentare, ma anche indipendenza fisica e sociale.

Come si realizza lo svezzamento in modo pratico?

Come si realizza lo svezzamento in modo pratico?

È importante ricordare che lo svezzamento è solo una parte del processo di preparazione dei gattini per le loro nuove case.

Di solito, a partire dalle tre o quattro settimane di vita, ai gattini andrebbe offerto del cibo semiliquido, facile da digerire e servito in un piattino.

Un esempio comune sono le crocchette specifiche per gattini, ammorbidite con acqua calda fino a ottenere una consistenza morbida e pastosa, simile a una poltiglia o a un porridge. In questo modo i piccoli possono leccare il composto senza difficoltà, abituandosi gradualmente ai primi pasti solidi.

In alternativa, si può optare per il cibo umido per gattini, disponibile in vaschette, bustine o scatolette, sempre ammorbidito con un po’ di acqua calda per renderlo più facile da mangiare. È importante scegliere alimenti specifici per gattini di buona qualità, piuttosto che cibo per gatti adulti, perché il loro profilo nutrizionale è diverso e meglio calibrato per le esigenze di crescita.

Alla pappa si possono anche aggiungere piccole quantità di latte sostitutivo per gattini o, in mancanza, un po’ di latte vaccino: questo può rendere il sapore più familiare e gradito, soprattutto nelle prime fasi, quando i piccoli sono ancora abituati al gusto del latte materno.

Bisognerebbe offrire ai gattini piccole quantità di cibo quattro volte al giorno. Il piattino basso con la pappa va lasciato a disposizione per 15-20 minuti e poi rimosso. Nelle prime fasi conviene proporre solo piccole porzioni, aumentando gradualmente la quantità nell’arco di circa due settimane, fino ad arrivare a lasciare loro tutto il cibo che desiderano, in modo che a fine pasto resti soltanto qualche traccia.

Col passare del tempo, quando i gattini si saranno abituati a mangiare da soli e i loro dentini saranno abbastanza sviluppati per masticare, si potrà iniziare a offrire direttamente il cibo secco senza bisogno di ammorbidirlo.

L’acqua fresca deve essere sempre disponibile per i gattini, preferibilmente in una ciotola bassa e larga, facile da raggiungere. L’idratazione è fondamentale, soprattutto durante lo svezzamento, quindi è importante che possano bere in qualsiasi momento.

Anche la lettiera va controllata regolarmente, per accertarsi che i gattini urinino e defechino con costanza. L’uso della lettiera è in gran parte un processo naturale e la maggior parte dei piccoli lo impara senza bisogno di molto aiuto. Tuttavia, può essere utile posizionare un gattino nella lettiera subito dopo i pasti, poiché quello è spesso il momento in cui sente il bisogno di andare in bagno.

È bene ricordare che lo svezzamento rappresenta solo una tappa del percorso che prepara i gattini alla loro futura vita nelle nuove case. Accanto a questo processo, ci sono altri aspetti fondamentali della loro cura, tra cui:

  • il controllo delle pulci e degli altri parassiti esterni
  • il controllo dei vermi intestinali
  • l’attenzione alla socializzazione completa dei gattini

Svezzamento naturale vs. svezzamento di un gattino allattato con il biberon

Svezzamento naturale vs. svezzamento di un gattino allattato con il biberon

Quando si allevano i gattini a mano, bisogna ricordarsi di includere la riduzione deliberata della quantità di latte artificiale per gattini somministrato tramite biberon.

Se un gattino è stato nutrito con il biberon, ad esempio perché orfano o separato dalla madre per altri motivi, il processo di svezzamento segue in gran parte le stesse linee guida descritte in precedenza. Tuttavia, quando si allevano gattini a mano, bisogna anche ridurre gradualmente e in modo mirato la quantità di latte artificiale somministrato con il biberon.

Al piccolo va quindi offerto un volume sempre minore di latte e con minore frequenza. In parte questo avverrà naturalmente: man mano che inizierà a mangiare più cibo solido, il gattino mostrerà meno interesse per il latte del biberon.

Fasi dello svezzamento

Lo svezzamento può essere considerato come un processo graduale che si sviluppa in fasi diverse, ma che in realtà fa parte di un continuum unico: si parte da una dieta composta esclusivamente da latte e si arriva, passo dopo passo, a una dieta formata soltanto da cibi solidi.

È corretto pensare allo svezzamento come a un percorso che procede settimana per settimana nell’arco di circa un mese. Ecco una linea guida tipica:

  • 3-4 settimane: offrire piccole quantità di cibo molto umido, suddivise in quattro pasti al giorno.
  • 4-5 settimane: aumentare progressivamente la quantità di cibo offerto.
  • 5-6 settimane: iniziare a ridurre l’idratazione del cibo, introducendo gradualmente crocchette secche o cibo umido per gattini non diluito.
  • 6-9 settimane: i gattini smettono quasi del tutto di assumere latte (sia dalla mamma che dal biberon) e si nutrono esclusivamente di cibo secco e umido da un piattino, quattro volte al giorno.

Cosa succede se lo svezzamento non ha successo?

Nei rari casi in cui un gattino continua a succhiare dalla madre anche se il cibo solido è ormai regolarmente disponibile, può essere necessario limitarne l’accesso alla madre. Un metodo pratico consiste nel separarla per periodi più lunghi, ad esempio tenendola in un’altra stanza, così che il gattino sia incoraggiato a nutrirsi in autonomia.

Suggerimenti per uno svezzamento di successo

Determinare il sesso dei gattini

Gli aspetti fondamentali dello svezzamento possono essere riassunti così:

  • Offrire sempre cibo di alta qualità, con una consistenza umida e appetibile per i gattini
  • Proporre piccoli pasti frequenti, rimuovendo i piattini e il cibo avanzato tra un pasto e l’altro
  • Mantenere la massima igiene e pulizia in ogni momento
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Dr. Pete Wedderburn, DVM

Il dott. Pete Wedderburn si è qualificato come veterinario a Edimburgo nel 1985 e gestisce il suo studio per animali da compagnia con 4 veterinari nella contea di Wicklow, Irlanda, dal 1991. Pete è noto come veterinario dei media con spazi regolari in TV, radio e giornali nazionali, tra cui una rubrica settimanale sul Daily Telegraph dal 2007. Pete è noto come "Pete the Vet" sulle sue affollate pagine Facebook, Instagram e Twitter, dove pubblica regolarmente informazioni su argomenti di attualità e casi reali dalla sua clinica. Tiene anche un blog regolare su www.petethevet.com. Il suo ultimo libro: "Pet Subjects", è stato pubblicato da Aurum Press nel 2017.