La sindrome di Horner nei gatti descrive un insieme di sintomi, non è una malattia vera e propria. Questi sintomi derivano da danni a una parte del sistema nervoso autonomo, chiamata sistema nervoso simpatico. Questa parte del sistema nervoso controlla diverse funzioni del corpo, ma in particolare interviene nelle situazioni di lotta o fuga. Quando questi nervi subiscono danni, possono comparire sintomi che interessano un lato del viso: è questo che definiamo sindrome di Horner.
Le cause della sindrome di Horner nei gatti possono essere diverse, e ora le vedremo insieme.
Cause della sindrome di Horner nei gatti
Il sistema nervoso simpatico può essere suddiviso in diverse aree:
- Segmento centrale – tronco encefalico e collo
- Segmento pregangliare – collo e orecchio
- Segmento postgangliare – dall’orecchio all’occhio
Danni in qualsiasi punto del collo, del torace o della testa possono quindi compromettere una parte del sistema nervoso simpatico e provocare la sindrome di Horner. Questo spiega la grande varietà di possibili cause.
Ecco alcune cause comuni della sindrome di Horner nei gatti:
- Incidente con veicolo/auto: essere investiti può provocare un trauma da corpo contundente alla testa o al torace, con conseguente infiammazione o danni a diverse strutture.
- Trauma al collo: le ferite da morso in questa zona sono una causa frequente, poiché determinano infiammazione e infezione attorno a nervi fondamentali.
- Infezione dell’orecchio medio (otite media): molto comune nei gatti; quando colpisce la parte centrale dell’orecchio, può infiammare i nervi vicini.
- Tumore al torace, al collo o al cervello: sia benigni che maligni, i tumori in queste aree possono comprimere i nervi.
- Malattie dell’occhio: patologie che interessano l’occhio o la zona retrobulbare possono infiammare i nervi simpatici che circondano l’occhio.
- Malattia del disco intervertebrale: un’ernia o un disco spostato possono comprimere e danneggiare i nervi.
- Coagulo di sangue: un coagulo o un’embolia possono lesionare il tessuto nervoso e causare i sintomi tipici della sindrome di Horner.
Sintomi della sindrome di Horner nei gatti

I cambiamenti su un lato del viso e dell’occhio sono i segni comuni della sindrome di Horner.
I sintomi di questa sindrome compaiono spesso solo su un lato della testa, quello in cui il sistema nervoso simpatico è danneggiato. È raro che interessi entrambi i lati. Bisogna anche considerare che, in caso di trauma da corpo contundente o lesione al torace, potrebbero essere presenti altre lesioni oltre ai segni della sindrome di Horner.
I sintomi più comuni della sindrome di Horner nei gatti includono:
- Pupilla ristretta (miosi)
- Abbassamento della palpebra superiore (ptosi)
- Aspetto infossato dell’occhio (enoftalmo)
- Protrusione o arrossamento della terza palpebra
- Maggior calore e arrossamento attorno alla testa e alle orecchie del lato interessato
Complicazioni della sindrome di Horner
I gatti possono sviluppare la sindrome di Horner a causa di diverse condizioni. In alcuni casi, gli unici segni evidenti sono i sintomi già descritti. In altri, invece, il gatto può aver subito un trauma grave o avere un tumore. In queste situazioni possono comparire sintomi aggiuntivi oltre alla sindrome di Horner, come:
- Difficoltà respiratorie
- Crollo o shock
- Perdita di sangue
- Fratture
- Febbre
- Convulsioni
Questo elenco non è completo, ma riporta alcuni esempi delle complicazioni che possono presentarsi nei gatti colpiti dalla sindrome di Horner.
Diagnosi della sindrome di Horner nei gatti
La sindrome di Horner può essere riconosciuta facilmente dal veterinario sulla base della storia clinica e dei sintomi osservati. Tuttavia, si tratta di una sindrome e non di una malattia specifica. Le cause possono essere molteplici, perciò sarà necessario un esame clinico accurato del gatto.
Questo può comprendere una valutazione neurologica e un esame otoscopico (delle orecchie). Il veterinario dovrà anche distinguere la sindrome di Horner da altre condizioni con segni simili, come la sindrome di Key-Gaskell e altri disturbi neurologici.
Un collirio a base di fenilefrina può essere applicato sull’occhio colpito per provocare la dilatazione della pupilla. Questo permette al veterinario di individuare quale segmento del nervo risulta danneggiato. Se il gatto presenta altri sintomi o lesioni, saranno necessari ulteriori accertamenti. Possono includere esami del sangue e delle urine, oltre a radiografie e ecografie. Nei casi in cui si sospetti un trauma cranico grave o la presenza di tumori, può essere indicata una TC o una risonanza magnetica.
Trattamenti per la sindrome di Horner nei gatti
La sindrome di Horner di per sé non è pericolosa e il danno ai nervi tende a risolversi con il tempo, anche se il recupero può richiedere diversi mesi. I veterinari prescrivono spesso colliri lubrificanti, poiché i gatti colpiti possono avere difficoltà a sbattere le palpebre nell’occhio interessato, con un rischio maggiore di sviluppare ulcere oculari. L’uso dei colliri aiuta a prevenirle.
La preoccupazione principale resta comunque la causa che ha provocato la sindrome di Horner, e sarà proprio da questa che dipenderà il trattamento da seguire.
Per ferite o morsi lievi, il veterinario può prescrivere antibiotici ad ampio spettro, antinfiammatori e riposo. Le infezioni dell’orecchio medio possono richiedere sedazione o anestesia per un esame accurato e, di solito, vengono trattate con antibiotici e antinfiammatori. È fondamentale non tentare mai di pulire da soli un orecchio infetto, perché si rischia di causare ulteriori danni se il timpano dovesse rompersi.
Le lesioni da incidente automobilistico possono variare da lievi a molto gravi, e spesso richiedono il ricovero. In questi casi il gatto può aver bisogno di antidolorifici, antibiotici e fluidi endovenosi; a volte è necessario anche un intervento chirurgico, ad esempio per una frattura. L’intervento chirurgico può essere indicato anche in presenza di tumori operabili localizzati nel torace, nel collo o nel cervello. Per i coaguli di sangue, invece, il veterinario può prescrivere farmaci anticoagulanti.
Consigli per la cura del gatto

I gatti affetti dalla sindrome di Horner potrebbero aver bisogno di aiuto per muoversi nell’ambiente, mangiare e bere.
La sindrome di Horner tende a risolversi spontaneamente, soprattutto quando viene trattata la causa che l’ha provocata. Ci sono comunque alcune attenzioni che puoi avere a casa per prenderti cura del tuo gatto durante questo periodo.
Rispettare il programma di assunzione dei farmaci
Somministra i farmaci seguendo attentamente le indicazioni del veterinario, senza saltare alcuna dose. Tra questi possono esserci colliri da applicare regolarmente per mantenere l’occhio ben lubrificato e ridurre il rischio di ulcere corneali.
Accesso più facile alle risorse
I gatti con sindrome di Horner possono avere maggiori difficoltà a raggiungere cibo, acqua e lettiera. Aiutali se necessario, facilitando l’accesso alle ciotole o spostandole in un punto più comodo. Se il gatto ha subito un intervento chirurgico o lesioni gravi, potrebbe avere bisogno di cibi particolarmente appetitosi per stimolare l’appetito.
Tienili al chiuso se necessario
Durante la convalescenza può essere necessario tenere il gatto in casa, così da garantirgli sicurezza e permettere che tutte le sue necessità vengano soddisfatte. Questo è particolarmente importante se ha fratture o sta recuperando da un intervento chirurgico.
Prevenzione della sindrome di Horner nei gatti
La sindrome di Horner può avere diverse cause. Molte di queste non possono essere prevenute, ma esistono alcuni fattori di rischio. I gatti che vivono all’aperto sono più esposti a traumi, come incidenti stradali, e a lesioni, come i morsi di altri gatti. In generale, i gatti più anziani hanno una maggiore probabilità di sviluppare tumori.
Per mantenere il tuo gatto in buona salute, offrigli una dieta completa e bilanciata, aiutalo a mantenere un peso adeguato e assicurati che riceva regolarmente cure veterinarie per tutta la vita. Questo permetterà di individuare precocemente eventuali patologie.