I gatti domestici, come molte altre specie feline, sono un mix tra animali sociali e solitari. Sono territoriali e tendono a cacciare da soli piuttosto che in gruppo, ma partecipano anche a rituali sociali come l’allevamento condiviso dei cuccioli, il gioco e la toelettatura reciproca. Per questo motivo è normale che i proprietari di un solo gatto si chiedano se il loro micio possa sentirsi solo senza la compagnia di un altro felino.
Stabilire se un gatto solitario sia felice da solo o desideri compagnia non è semplice, perché spesso dipende dalle preferenze individuali. In generale, i gattini giovani e molto attivi hanno esigenze sociali più marcate rispetto ai gatti adulti o anziani.
In questo articolo vengono analizzate le esigenze sociali dei gatti e si spiega se possa valere la pena prendere un compagno per il proprio micio.
La struttura sociale dei gatti selvatici

Quando si formano legami sociali, è molto probabile che i gattini si leghino con altri gattini della stessa cucciolata.
I felini sono in genere cacciatori solitari e hanno una natura fortemente territoriale. Per questo motivo, molte specie, come le tigri, tendono a condurre una vita solitaria e non sviluppano grandi capacità sociali.
I gatti domestici, però, hanno il potenziale per essere animali sociali, un po’ come i leoni, che vivono in gruppi chiamati “branchi”. A differenza dei cani, che in natura si organizzano in grandi gruppi, i gatti selvatici tendono a formare piccole colonie, ossia gruppi che si stabiliscono nei pressi di una fonte di cibo stabile.
Questi gruppi sono composti principalmente da gatte femmine e dai loro cuccioli, che si prendono cura l’uno dell’altro e condividono le risorse. Le colonie funzionano meglio quando i gatti si conoscono tra loro e quando il cibo è sufficiente per tutti. All’interno di queste comunità possono nascere legami stretti, soprattutto tra madre e gattini o tra fratelli della stessa cucciolata.
I maschi, invece, tendono a non far parte di questi gruppi e sono generalmente più solitari. I loro territori possono sovrapporsi a quelli di una colonia, ma di solito sono molto più ampi, a seconda della disponibilità di cibo e della presenza di femmine.
Come si confronta con i gatti domestici?

I gatti che rimangono giocosi in età adulta hanno maggiori probabilità di apprezzare la compagnia di altri gatti.
I nostri compagni felini hanno mantenuto molti tratti dei loro antenati selvatici, ma i gatti domestici si sono anche adattati a vivere serenamente insieme agli esseri umani. Il loro comportamento è molto flessibile: genetica, esperienze nei primi mesi di vita e influenze sociali contribuiscono a determinare il temperamento e la personalità di ciascun gatto.
I gatti amano la compagnia, che si tratti di altri gatti, di un altro animale domestico o di un membro della famiglia umana. Molti sono naturalmente socievoli e cercano attivamente la presenza di un compagno, sia felino che umano. Altri, invece, preferiscono una vita più solitaria e ne sono perfettamente soddisfatti.
I gattini hanno spesso esigenze sociali più marcate. Hanno bisogno di compagni di gioco che li aiutino a sviluppare abilità sociali e capacità di caccia, oltre a offrire stimoli fisici e mentali durante questa fase della vita in cui sono particolarmente attivi. Tendono a creare legami stretti con i fratelli di cucciolata, ma possono anche affezionarsi a gattini provenienti da altre cucciolate.
Con la crescita, alcuni gatti mantengono questo entusiasmo giovanile per il gioco e l’interazione sociale, mentre altri si adattano bene a vivere come unici animali in famiglia.
I gatti sono più felici con un altro gatto?

I gattini tendono a formare legami più positivi con un nuovo gatto in casa rispetto ai gatti adulti, anche se è sempre individuale per ogni gatto.
Questa è una domanda complessa, perché è difficile prevedere quali gatti andranno d’accordo e quali invece preferiranno restare soli. Alcuni gatti manifestano segni di solitudine, come il nascondersi più del solito, miagolare in modo lamentoso o cercare costantemente l’attenzione dei proprietari. Nei gatti che vivono da soli possono comparire anche sintomi di noia, come comportamenti distruttivi o vocalizzazioni eccessive.
In generale, i gatti che hanno maggiori probabilità di beneficiare della compagnia di un altro felino sono quelli naturalmente giocherelloni o socievoli, che hanno vissuto esperienze di convivenza con altri gatti o gattini fin da piccoli e che non mostrano segni di stress o ansia.
I gattini tendono a legare più facilmente con un nuovo gatto rispetto agli adulti, quindi è consigliabile introdurli presto a un compagno. Anche i gatti che restano soli per lunghi periodi possono trarre beneficio dalla presenza di un altro felino, soprattutto se mostrano ansia da separazione o comportamenti distruttivi, anche se la compagnia non rappresenta una soluzione definitiva a questi complessi problemi comportamentali.
Al contrario, i gatti adulti che hanno vissuto gran parte della loro vita da soli, o che sono stati separati troppo presto da madre e fratelli, potrebbero avere difficoltà ad accettare un nuovo gatto in casa. I gatti che già mostrano segni di stress — come nascondersi, sporcare fuori dalla lettiera, eccedere nella toelettatura o perdere l’appetito — potrebbero vivere l’arrivo di un secondo gatto come un ulteriore fattore di stress piuttosto che come una compagnia gradita.
Come faccio a sapere se il mio gatto è solo?
I gatti sono piccole creature molto espressive e, se li osservi con attenzione, possono farti capire come si sentono. Esistono diversi segnali che ti aiutano a capire se il tuo gatto si annoia o si sente solo.
La solitudine può essere comunicata attraverso vari comportamenti: aumento della vocalizzazione, atteggiamenti distruttivi come graffiare o mordicchiare oggetti, cambiamenti nelle abitudini alimentari, sonno eccessivo, maggiore bisogno di attenzioni o al contrario evitamento, alterazioni nei rituali di toelettatura, fino a episodi di aggressività o isolamento.
Quindi è meglio avere 1 o 2 gatti?

I gatti, come le persone, sono individui. Conoscere e comprendere il tuo gatto ti aiuterà a decidere se ha bisogno di un compagno felino o meno.
I gatti possono certamente stare bene anche da soli, ma sono una specie sociale e molti apprezzeranno avere un compagno. Introdurre un nuovo micio può mettere un po’ in soggezione, ma procedere con calma e per gradi è la strada più sicura per riuscirci.
Ricorda che il comportamento felino è un mix particolare di tratti solitari e sociali, il che rende difficile prevedere le relazioni tra gatti. I nuclei madre–cuccioli tendono a essere molto sociali, mentre i gatti adulti (soprattutto i maschi) sono spesso più indipendenti; per questo alcuni adulti possono faticare ad andare d’accordo con un nuovo arrivato.