L’ipoplasia cerebellare, chiamata anche “sindrome del gatto traballante”, è una malformazione anatomica del cervello nei gattini che provoca movimenti scoordinati e un’andatura instabile. Si tratta di un disturbo neurologico che può manifestarsi sia nei gatti sia nei cani, anche se le cause alla base possono essere differenti nelle due specie.
L’ipoplasia cerebellare indica che il gattino ha un cervelletto più piccolo del normale. Il cervelletto, situato nella parte posteriore del cervello, è una componente essenziale del sistema nervoso centrale. La sua funzione principale è quella di controllare in modo semi-automatico i movimenti corporei, in particolare quelli fini e delicati, permettendo agli animali (e anche agli esseri umani) di muoversi in maniera fluida e coordinata. Quando il cervelletto è sottosviluppato, il gattino non riesce a muoversi in modo regolare e armonico.
Quali sono le cause dell’ipoplasia cerebellare nei gatti?
L’ipoplasia cerebellare è un’anomalia congenita: i gattini nascono con un cervelletto più piccolo o sviluppato in modo imperfetto. Le cause possono essere diverse:
- Mutazione genetica – sebbene rara, l’ipoplasia cerebellare può derivare da una mutazione genetica ereditaria oppure insorgere come mutazione spontanea durante la gestazione.
- Panleucopenia felina – l’infezione di una gatta in gravidanza avanzata, o dei gattini nelle prime tre settimane di vita, da parte \ (cimurro o parvovirus felino) può bloccare lo sviluppo del cervelletto. Anche la vaccinazione con vaccini a virus vivo in una gatta gravida può causare questa condizione.
- Altri fattori in gravidanza avanzata – poiché il cervelletto si sviluppa soprattutto nelle ultime tre settimane di gestazione, qualsiasi tossina, malattia o agente che colpisca la madre in questo periodo può interferire con lo sviluppo neurologico dei gattini.
Oggi l’ipoplasia cerebellare è rara, grazie alla vaccinazione diffusa ed efficace contro la panleucopenia felina, che in passato rappresentava una causa frequente. Non sono noti collegamenti con razze specifiche.
Sintomi di ipoplasia cerebellare
I segni clinici dell’ipoplasia cerebellare felina derivano dalla mancanza di capacità motorie fini e dall’incapacità di muoversi in modo coordinato. L’intensità dei sintomi può variare da molto lieve a molto grave.
I segnali più comuni sono:
- Mancanza generale di coordinamento
- Atassia (perdita di equilibrio)
- Oscillazioni del corpo invece di stare fermi
- Ipermetria, cioè una camminata a scatti con i piedi sollevati troppo in alto, simile al “passo dell’oca”
- Tremori muscolari
- Postura a base larga con i piedi ben distanziati
- Tremori e dondolii della testa
- Difficoltà a succhiare, con conseguente scarso accrescimento nei gattini
In alcuni casi, i gattini possono avere anche altre anomalie cerebrali associate, come l’idrocefalo, che possono causare una combinazione diversa e più complessa di segni neurologici.
Diagnosi di ipoplasia cerebellare

L’ipoplasia cerebellare può essere rilevata utilizzando la risonanza magnetica (RM) che può mostrare che un gatto ha un cervelletto più piccolo del normale.
Quando un gattino manifesta i segni descritti, si può sospettare un’ipoplasia cerebellare ed è importante portarlo dal veterinario per una valutazione. In molti casi, il veterinario può sospettare la condizione già attraverso un semplice esame fisico.
Per una diagnosi definitiva sarebbe necessaria una diagnostica per immagini avanzata, come TAC o risonanza magnetica, che permettono di evidenziare le dimensioni ridotte o la struttura anomala del cervelletto. Tuttavia, questi esami vengono raramente eseguiti nella pratica quotidiana a causa dei costi elevati, e nella maggior parte dei casi la diagnosi si basa sull’esame clinico del veterinario.
Trattamento per l’ipoplasia cerebellare
Non esiste un trattamento specifico per l’ipoplasia cerebellare. I gattini che ne sono colpiti necessitano di alcuni adattamenti ambientali per vivere in sicurezza e con comfort. È fondamentale monitorare costantemente la loro qualità di vita per assicurarsi che non provino sofferenza.
Se i gattini riescono a condurre una vita sana e serena, la condizione può essere gestita senza problemi gravi. È consigliabile sterilizzare o castrare i soggetti affetti, poiché lo stress legato agli ormoni sessuali e ai comportamenti riproduttivi potrebbe peggiorare i sintomi della malattia.
Consigli per la cura del gatto

I casi di ipoplasia cerebellare necessitano di uno stile di vita limitato, ma per il resto possono condurre una vita normale sotto molti aspetti.
Ecco il testo corretto, con la prima lettera di ogni punto in ordine alfabetico:
- Accesso all’interno – i gattini devono vivere esclusivamente in casa, poiché la loro ridotta mobilità li rende vulnerabili ai pericoli all’aperto. Non potendo saltare o arrampicarsi come i gatti normali, rischierebbero incidenti.
- Ciotole basse – offrire ciotole per acqua e cibo con bordi bassi consente loro di mangiare e bere in autonomia, senza difficoltà.
- Lettiere basse – sono più adatte, perché i gattini affetti possono avere problemi a entrare e uscire da una lettiera tradizionale.
- Pavimentazione antiscivolo – aiuta la stabilità e favorisce la mobilità quotidiana.
Prevenzione dell’ipoplasia cerebellare
Il principale fattore di rischio per l’ipoplasia cerebellare è l’infezione della madre o del gattino con il virus della panleucopenia felina. Questo rischio può essere prevenuto attraverso la vaccinazione.